Gothic 3!!!, Recensione Esclusiva!!!

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= Che Guevara =
icon13  view post Posted on 1/12/2006, 15:29




Una nave con a bordo un piccolo gruppo di avventurieri si avvicina, dopo un lungo viaggio, alla costa di un vasto e popolato continente. Ma il panorama che accoglie i viaggiatori mostra segni alquanto inquietanti: enormi colonne di fumo nero che si innalzano nel cielo terso, visibili a miglia di distanza. :o:

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Un’invasione di orchi ha completamente travolto il regno umano di Myrthana; la guerra, all’arrivo dei nostri eroi, è già finita, e i conquistatori hanno già stabilito un regime di occupazione militare. Gli uomini sono sparpagliati per i territori del regno: i più sfortunati sono ridotti in schiavitù; altri, più forti e smaliziati, hanno preferito riciclarsi come mercenari per gli orchi, o darsi al banditismo; altri ancora stanno organizzando un movimento di ribellione che, al momento, consiste in piccoli gruppi nascosti tra le rigogliose foreste di Myrthana. :unsure:

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Non è certo il miglior benvenuto per chi, sopravvissuto alla lotta contro demoni e draghi, sperava finalmente di trovarsi un lavoro d’ufficio in una regione civilizzata. E naturalmente, come i veterani della serie Gothic potranno immaginare, questo è solo l’inizio: maghi, assassini, individui misteriosi che controllano poteri immensi e perfino gli dei stessi stanno muovendosi tra le ombre e le rovine di Myrthana, ognuno con una propria lista di motivazioni. Riusciranno il nostro protagonista, il personaggio che ci accompagna ormai da anni nei mondi di Gothic, e il suo manipolo di compagni a dipanare i misteri del continente devastato, a scegliere con oculatezza le proprie fedeltà, a organizzare un efficace contrattacco contro gli orchi, e a scoprire e sventare le minacce ben più gravi e profonde che aleggiano sul continente devastato? :ph34r:

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L’EPOPEA DEL “SENZA NOME”
Terza puntata di una serie che, negli anni, ha purtroppo unito alla qualità e all’affetto dei fan una serie di disavventure nella promozione e nella distribuzione, Gothic 3 arriva sui nostri PC con la pompa magna che questa magnifica saga aspettava da fin troppo tempo, e circondato da una meritata attesa popolare. Il protagonista è lo stesso “eroe per caso” dei primi due capitoli: un individuo pieno di talento e coraggio, ma curiosamente modesto, noto come “l’Innominato”. Mentre tale titolo farebbe subito correre la mentre al Manzoni, agli spaghetti western o a Planescape: Torment, sottintendendo chissà quali tenebrosi risvolti, in realtà esso deriva dal tormentone più antico della serie: il protagonista non riesce mai a dire come si chiama! Anticipiamo subito che, sul solco della tradizione, non ci riuscirà neppure qui. :blink:

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Il gioco è un GdR in terza persona (possiamo giocare anche in prima, ma non abbiamo trovato questa opzione molto funzionale) ambientato in un mondo vasto e dettagliato. Mentre la giocabilità, a prima vista, richiama quella di altri classici come Oblivion, e a questo titolo faremo spesso riferimento più avanti, è però bene anticipare che i paralleli tra gli ultimi nati di JoWooD e di Bethesda sono meno di quanto le immagini e le anteprime avrebbero lasciato intendere. “Filosoficamente”, si tratta di due titoli molto diversi. :)

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La prima, grande differenza si incontra subito all’inizio: il personaggio con cui partiamo è già definito nel sesso, nell’aspetto e nelle abilità di partenza, e non potremo dunque creare un protagonista “personalizzato”; in compenso, il gioco più avanti offrirà molta libertà su come sviluppare i suoi talenti e le scelte “professionali”. Una buona notizia è che l’eroe parte già con un piccolo ammontare di armi ed equipaggiamenti, oltre ad alcune abilità già sviluppate; non dovremo dunque ricominciare tutto completamente da capo come era successo in Gothic II (un fatto giustificato narrativamente dall’amnesia causata al personaggio dagli eventi del finale di Gothic), anche se la speranza di alcuni di poter importare in Gothic 3 l’ultimo salvataggio del gioco precedente non si è concretizzata. :||:

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La crescita del personaggio avviene secondo le modalità già conosciute: uccidendo mostri e completando missioni faremo punti esperienza che, quando raggiungeranno un certo ammontare, ci faranno passare di livello dandoci un certo quantitativo di punti abilità da spendere per migliorare le stesse. Questa seconda azione, però, non è automatica: per apprendere un’abilità nuova o migliorarne una di cui siamo già in possesso è necessario trovare un maestro appropriato e soddisfare le sue richieste, affinché ci trasmetta la sua preziosa esperienza di vita. Queste includono oro, il completamento di qualche missione o, più raramente, nulla (ma dovremo comunque avere i punti esperienza necessari da spendere). Inoltre, mentre gli insegnanti di alcune abilità sono relativamente comuni, i maestri capaci di istruirci sui talenti più esotici sono abbastanza rari. :baby:

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BENVENUTI A MYRTHANA
Il nuovo continente è grande quasi cinque volte l’area di gioco di Gothic II più la sua espansione La Notte del Corvo (per gli amanti delle statistiche, ciò corrisponde a una superficie pari all’80% di quella di Oblivion). Ancora più interessante è il fatto che le tradizionali ambientazioni fantasy “mitteleuropee” (foreste, campi, castelli e villaggi) occupano solo circa un terzo del territorio globale. Myrthana è diviso in quattro regioni geografiche, ognuna caratterizzata da un territorio: il Regno di Myrthana vero e proprio, il vasto deserto di Varant (popolato da culture ispirate al Medioevo medio orientale), le regioni innevate del nord (abitate da tribù di barbari) e le remote Isole.

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Myrthana è stato ricostruito con pazienza artigianale dai creativi di Piranha Bytes: ogni luogo che il protagonista visita mostra realistici segni di… la parola che ci sembra più adatta è “vissuto”. Arrivando in una località, spesso, basta guardarsi intorno per avere già diverse informazioni sui suoi abitanti, sulla loro cultura e sulla storia recente. Magari vediamo un carretto che era stato lasciato vicino a una torre, ma ora la torre e parte di un muro sono crollati, e del carro sono rimasti solo pochi frammenti semisepolti.

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Aggiungiamo il fatto che alcune guardie degli orchi stanno sorvegliando degli schiavi incaricati di ripulire le macerie, e non è difficile iniziare a intuire che ci troviamo in un villaggio conquistato di recente dopo una violenta battaglia. Questo amore per il dettaglio e la verosimiglianza ci accompagnerà per tutti i nostri viaggi.
Il posto presenta una notevole varietà di flora e fauna. È raro, in un GdR fantasy per PC, imbattersi in dinosauri o rinoceronti perfettamente integrati nel loro ambiente naturale, ma tali avvistamenti non sono rari in Gothic 3. Non mancano, ovviamente, sia animali più vicini ai paesaggi del Medioevo europeo (come cervi o lepri), sia creature fantastiche “classiche”, quali troll, goblin e gli stessi orchi.

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SUL FILO DELLA LAMA
I combattimenti di Gothic 3 sono emozionanti e letali. Il protagonista può impugnare una grande varietà di armi da mischia e da tiro, incluse alcune improvvisate (come torce o falci da contadino) e perfino (una volta imparata l’abilità necessaria) combattere con due armi contemporaneamente. I colpi, nel combattimento corpo a corpo, vengono gestiti da una combinazione di mouse e tastiera, e anche ai livelli più bassi è possibile sferrare fendenti ad avversari che si trovano ai nostri lati o addirittura alle spalle. Le frecce, invece, vengono scagliate nella generica direzione indicata da un mirino a “V” che appare quando estraiamo l’arco, e abbiamo avuto l’impressione che nel determinare se un proiettile va a segno o meno vi sia una componente di casualità (anche se legata al nostro livello di abilità).

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Quando iniziamo una nuova partita, il gioco concede una sorta di “periodo di grazia” durante il quale l’eroe non può essere ucciso; dovessero i suoi punti ferita scendere a zero, il risultato sarà un temporaneo svenimento, seguito dalla rigenerazione automatica di metà degli stessi. Si tratta di una scelta di progettazione davvero benvenuta, perché basta incrociare le spade con il primo orco per accorgersi di come i combattimenti in Gothic 3 siano molto letali. L’effetto dei colpi varia in base all’arma impugnata, alla forza e ad altri fattori, ma, in linea generale, una lama o una mazza che raggiungono il loro obiettivo tendono comunque a lasciare il segno. Se è possibile fare un paragone di questo tipo, la mortalità in Gothic 3 è paragonabile a quella della serie Call of Duty, dove un paio di pallottole (s)fortunate possono essere sufficienti per stendere il protagonista.

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Rispetto a CoD, però, sia il mondo medievale in generale, sia Gothic 3 in particolare offrono alternative al semplice “sperare di non essere colpiti”, in particolare la possibilità di parare con spada e scudo. Le parate vengono gestite con il tasto destro del mouse e, se eseguite al momento corretto, possono deflettere o assorbire l’attacco nemico.
In verità, fin dai primi scontri ci si accorge che l’abilità in combattimento del nostro personaggio dipende da una riuscita fusione tra i talenti che si apprendono facendo esperienza nel mondo virtuale e la capacità del giocatore di sfruttarli al meglio. Mantenere il sangue freddo, evitare di vibrare colpi forsennatamente cliccando a ripetizione il mouse, e riuscire invece a calibrare efficacemente il momento dell’affondo, della parata e del passo nella direzione giusta consentirà, anche ai livelli più bassi, di essere dei guerrieri pericolosi. Ciò è particolarmente utile sia al fine di risparmiare pozioni curative (un bene di cui si è sempre assetati), sia a quei personaggi che, scegliendo carriere più magiche o “ladresche”, scopriranno che con un po’ di esercizio riusciranno a cavarsela discretamente anche nel corpo a corpo senza dover diventare Conan il Barbaro. :rotolol:

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LA FINTA ILLUSIONE
Graficamente Gothic 3 è molto bello, ma, purtroppo, nel programma si riscontrano alcune incertezze tecniche e scelte di progettazione che, pur non influendo sulla giocabilità, sfortunatamente rovinano un po’ l’effetto di immersione nell’ambiente.
La principale è che, pur al massimo livello di qualità grafica, la distanza a cui gli oggetti più piccoli appaiono intorno al nostro personaggio è davvero troppo breve. Basta camminare, per fare un esempio, lungo la strada principale di un villaggio, o verso delle rovine, per vedere apparire improvvisamente dal nulla casse, arnesi da lavoro e detriti. L’erba disegna intorno al protagonista un cerchio visibile, che si sposta innaturalmente insieme a lui. A volte, alcune entità più grandi, come gli alberi, sono visibili se fissate direttamente, ma scompaiono appena si ruota leggermente il punto di vista, anche se il personaggio non si è fisicamente allontanato da esse.

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Un secondo problema, che descriviamo meglio altrove in queste pagine, nasce dal fatto che solo un’area ben definita intorno all’eroe è rappresentata alla definizione più elevata, e tutto ciò che si trova oltre diventa bruscamente sfocato. Fortunatamente, sembra che molti parametri grafici possano essere migliorati attraverso la manipolazione del file .INI del gioco, e durante la nostra prova, per fare un altro esempio, siamo riusciti a estendere la rappresentazione dell’erba fino all’orizzonte. :bava:

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La trama di Gothic 3 (di cui non sveleremo nulla) è discretamente elaborata e capace di sostenere l’interesse del giocatore fino alla fine, grazie anche al fatto che alcune ramificazioni e quest secondarie sono sbloccate o meno in base alle scelte fatte dal nostro eroe, e la sensazione di influenzare concretamente il corso degli eventi è dunque forte. Detto ciò, per essere un titolo che sceglie di concentrarsi su pochi personaggi (e, in particolare, su un protagonista già definito all’inizio della partita), Gothic 3 non presenta caratterizzazioni o situazioni emotive particolarmente profonde; non è, insomma, Planescape: Torment. Chi ha seguito la serie fin dall’inizio, però, troverà alcuni riferimenti molto gustosi ai primi due titoli e, sebbene il gioco sia perfettamente fruibile anche dai nuovi arrivati, la sensazione di trovarsi all’interno del nuovo capitolo di una storia che ci accompagna ormai da anni sarà davvero forte.

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UN NUOVO MONDO
Gothic 3 non delude – e immaginiamo che, in fondo, è questo che i fan volevano sentire! Malgrado i numerosi paragoni che abbiamo fatto con Oblivion non è realmente giusto confrontare i due titoli, in quanto, passata l’impressione dell’impatto iniziale, ci si accorge di come, in verità, si tratti di esperienze molto differenti.
Il miglior complimento che si può fare a Gothic 3 è che, talvolta, abbiamo faticato ad abbandonare la partita per dedicarci a scrivere la nostra recensione! Non vi sono ragioni per cui un vero appassionato di GdR non debba possederli entrambi, ed è bello vivere in tempi che consentono simili scelte tra titoli di elevata qualità. :woot:

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Il degno successore di questa bella serie di GdR, nonché uno splendido gioco capace di avvincere sia i veterani del genere, sia i nuovi arrivati. La libertà di scelta e la varietà dei paesaggi rendono il tutto un’esperienza ricca e longeva. Peccato per qualche incertezza tecnica.
Voto finale: 9/10

- fonte - gamesradar.it

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REQUISITI HARDWARE
Minimi:
CPU 2 GHz, 1 GB RAM, Scheda 3D 64 MB, 3,2 GB HD, DVD-ROM
Consigliati:CPU 3,2 GHz, Scheda 3D 256 MB Pixel Shader 2.0 (3.0 consigliato)

Insomma in una faccina... :bava:

:asd:

Edited by = Che Guevara = - 1/12/2006, 15:52
 
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view post Posted on 2/12/2006, 12:00
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- Millennium Member - Uccisore di Kraken - I Don't Want To Miss A Thing

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STUPENDO!!!!!!!!!!!!!

finche nn ho visto i requisiti......
addio gioco.......
 
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